Pioppo bianco

Ultima modifica 22 aprile 2024

Nome comune: Pioppo bianco

Nome scientifico: Populus alba (L.)

È un albero caducifoglie alto fino a 30-40 metri con un'ampia chioma arrotondata, nativa della Spagna e del Marocco, il cui areale arriva fino all'Africa settentrionale e all'Asia centrale. Tra le numerose specie e varietà di pioppo questa è la più sana e longeva, anche se raggiunge raramente il centinaio d'anni d'età; esistono, tuttavia, prove documentate di alcuni individui in Parchi storici vissuti eccezionalmente oltre 180 anni.

L’etimologia del nome viene dal greco “paipalle” (io tremo), per il caratteristico tremolio delle foglie.

I pioppi sono essenziali nell'azione di consolidamento degli argini dei fiumi, in relazione anche all'ampia estensione dell'apparato radicale che si dirama dalla pianta madre per oltre venti metri. Spesso viene piantato artificialmente in filari per l'utilizzo del legname, modificando drasticamente il paesaggio.

I semi, contenuti in capsule, sono dispersi dal vento grazie a dei filamenti pelosi detti "pappi". Il pappo pur costituito di finissima cellulosa provoca sempre fastidio a occhi e naso con spesso reazioni allergiche.

Il legno è leggero e viene impiegato nella produzione di cellulosa, compensati, mobili di poco pregio.

Un mito greco narra che Ercole, dopo essere sceso vivo negli inferi e aver vinto il guardiano Cerbero, tornato sano e salvo, si intrecciò una corona con un ramo di pioppo, simbolo della continuità tra la vita e la morte. Il pioppo bianco, infatti, con le sue foglie verde cupo sopra e bianco argentato sotto, ha da sempre rappresentato la vita nella morte.

 

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