Descrizione
FOGLIA, UNA VEDETTA SUL TEVERE
Nel Seicento si riteneva che Foglia derivasse da Fauna, moglie di Fauno, divinità romana. Secondo altri il toponimo Foglia avrebbe origine dalla città di Troilo, perché una ceramica rinvenuta in zona riportava la parola “Troiloi” in alfabeto falisco, cioè il nome della città dei Falisci distrutta dai Romani.
LA STORIA
Gli umbro-sabini e l’antico popolo dei Falisci furono i primi abitanti della comunità che si sviluppò a Magliano Sabina sulle rive del Tevere. Grazie ad alcuni attracchi fluviali, questi popoli erano in collegamento con Roma, per il trasporto soprattutto di vino e olio, ancora oggi prodotti principali della zona. La necropoli della città falisca di Troilo (IV secolo a.C.) fu rinvenuta nel luogo chiamato “Civita Vecchia”, area sacra a Fauna, oggi occupata dalla chiesa di Santa Maria: qui si riscontra una concentrazione di tombe scavate nel tufo, e divenute poi cantine, simili a quelle di Falerii dall’altra parte del Tevere. Nel 1198 il castello di Foglia passò sotto i domini della Chiesa. Dal V al XI secolo d.C. il territorio divenne possesso dell’Abbazia di Farfa. Nei documenti il Castello appare per la prima volta nella seconda metà del X secolo. Nel 1241 fu distrutto nel corso del conflitto fra Roma e Viterbo. Restaurato il castello, Napoleone Orsini lo dona al fratello cardinale Giovanni Orsini, futuro papa Nicolò III. Dopo complicate vicende dinastiche nel 1858 diventa frazione del Comune di Magliano Sabina.
Modalità d'accesso
Accesso tramite auto, le strade sono percorribili a tutti senza barriere archittetoniche.